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Bologna Bike Watch, quando la tecnologia aiuta a ritrovare la bicicletta rubata

Bologna è una città di quasi 400 mila abitanti e buona parte di essi utilizza la bicicletta per andare al lavoro o all’università. Secondo una ricerca di qualche anno fa, realizzata dall’associazione L’altra Babele: il 24% degli intervistati (età media circa 25 anni) la usa tutti i giorni. E il 31% di loro aveva dichiarato di aver subito un furto negli ultimi tre anni, ma solo il 24% aveva sporto denuncia. E senza quest’ultima, non è possibile recuperare il proprio mezzo. Bologna Bike Watch nasce proprio per questo motivo: da una parte creare un database online delle biciclette rubate, dall’altra spingere il proprietario stesso a denunciare. Infatti, una volta ritrovata la bicicletta, per recuperarla è necessario segnalare il reato alle forze dell’ordine.

La piattaforma è stata pensata e creata due anni fa da Kirby Kaufman, un americano che vive nel capoluogo emiliano. Al momento, l’archivio è composto da 1546 denunce di furti: ognuno può iscriversi e segnalare la scomparsa del proprio mezzo, con tanto di foto e luogo in cui è stata lasciata la bicicletta. In seguito, saranno proprio i membri della comunità (bike watcher) ad aiutare i possessori, contattandoli direttamente in caso di ritrovamento.

Infine, grazie alle informazioni presenti nel database è possibile ricavare statistiche sulle zone più colpite della città, sul tempo che passa prima del ritrovamento (la media è di una cinquantina di giorni) e sulle ore del giorno preferite dai ladri (di solito il pomeriggio e la sera). Senza dimenticare il luogo in cui è più rischioso lasciare la bicicletta (il 60% degli episodi segnalati avviene in strada). Infine, gli antifurto: il 61% dei furti è di biciclette legate con la catena, mentre solo l’8% con lucchetti appositi. Per questo motivo, su Bologna Bike Watch è presente anche un database dei prodotti disponibili sul mercato. «Il 91% delle bici rubate erano legate in modo poco sicuro. Soprattutto con cavi o catene economiche», scrivono i responsabili della piattaforma.


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